di Valentina Ruggiu
A Bologna il primo manifesto di "Non è un veleno", la contro-campagna che sfida Pro Vita e Famiglia.
Nata in Sicilia approda nel capoluogo emiliano grazie a un collettivo locale di public art
La risposta alla disinformazione sulla pillola abortiva si legge sui muri di Bologna. È in via Nazario Sauro che è apparso ieri mattina il primo cartello della campagna nazionale “Non è un veleno”, che già dal titolo non nasconde il chiaro riferimento ai cartelloni con cui Pro Vita e Famiglia aveva tappezzato le città italiane a dicembre.
“Prenderesti mai del veleno?”, chiedeva l’associazione antiabortista riferendosi alla Ru-486. “Il vero veleno è la disinformazione: la Ru-486 ti garantisce un aborto sicuro”, si legge oggi sul contro-manifesto affisso da Cheap, un collettivo locale che coniuga attivismo e public art, tra i primi a rispondere all’appello di Maghweb, la vera mente dietro la campagna.
“Data la comunicazione aberrante e colpevolizzante fatta da Pro Vita a proposito della pillola abortiva – spiega Sara Manfredi di Cheap – abbiamo pensato di affiggere nei nostri spazi un manifesto che riporta la discussione al giusto livello: quello scientifico. Siamo felici di partecipare a una campagna che sostiene l’autoderteminazione della donna sul proprio corpo”.
“Le azioni comunicative di Pro Vita non si sono mai arrestate – spiega Epifania Lo Presti di Maghweb – e si fondano tuttora su opinioni prive di ogni fondamento scientifico, alimentando paura e senso di colpa. Per questo abbiamo pensato di rispondere con una campagna informativa, che divulghi nozioni precise e scientifiche, e con un’azione legale” … leggi tutto