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Dopo sessant’anni dalla prima pubblicazione,
il Diario fenomenologico di Enzo Paci rivede oggi
la luce grazie al prezioso lavoro dell’editore
Orthotes.
La notizia è alquanto importante perché ridona alla comunità scientifica e dei lettori tutti un prezioso strumento per leggere e interpretare la realtà sociale.
Come scrive Pier Aldo Rovatti (che fu allievo diretto di Paci) nella nota introduttiva al volume: «Dobbiamo leggerlo, o rileggerlo, capire quanto ci serve per comprendere un pensiero che crediamo di esserci ormai lasciato alle spalle, sbagliando, ma soprattutto per apprezzare e utilizzare un gesto filosofico di cui proprio adesso avvertiamo la mancanza, nella palude culturale nella quale spesso annaspiamo cercando almeno di tenerci a galla».
Enzo Paci (1911-1976) è stato il più importante esponente della filosofia fenomenologica italiana, professore universitario prima a Pavia e poi alla Statale di Milano. Il suo Diario assume oggi una straordinaria attualità. Si configura come uno strumento scientifico utile per tenerci a galla nella palude culturale attuale, appunto. Ma anche come una sorta di bussola con cui provare a interrogarci, a formulare delle riflessioni sul senso dell’esistenza, a costruire futuri.
Per esempio, può aiutare a riconoscere la teatralizzazione della società in cui siamo immersi, oggi più che mai negli anni dei social media e alle prese con incontri e interazioni ancora online. In tal senso, quanto possiamo definirci autentici? … leggi tutto