Padre Zanotelli: sui migranti ci comportiamo come nazisti. E comincia la “settimana della fame e sete di giustizia” (articolo21.org)

di Graziella Di Mambro

La settimana Santa, quella della Passione, 
quest’anno avrà molteplici significati, uno 
in particolare guarda ai “fratelli migranti”. 

Comincia infatti il 29 marzo davanti al Parlamento “Fame e Sete di Giustizia – Digiuno di solidarietà con i migranti‘, organizzata da Cantiere casa comune. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte alcuni dei più conosciuti attivisti nel campo dell’immigrazione e della condizione dei migranti. Tra questi Padre Alex Zanotelli che ha usato termini molto duri per definire ciò che sta accadendo: “Si stimano 60.000 migranti morti nel Mediterraneo ma ormai potremmo aver raggiunto le 100.000 vittime.

Il Mare nostrum è diventato ormai un mare nero. Siamo davanti a un fenomeno estremamente grave e un giorno saremo portati davanti ai tribunali internazionali perché ci stiamo comportando come i nazisti. Ci sono 80 milioni di rifugiati riconosciuti dalle Nazioni Unite che bussano alle nostre porte: Europa, Stati Uniti, Australia, ai Paesi ricchi insomma. Perché i migranti sono frutto di un sistema profondamente ingiusto che permette al 10% della popolazione di consumare il 90% dei beni del pianeta.

Questi disperati bussano anche alle porte dell’Italia e l’Italia è parte dell’Unione europea che dei migranti non ne vuole sapere. E così è assurdo che l’Italia esternalizzi le frontiere facendo accordi con Paesi terzi. L’Italia finanzia la Guardia costiera libica che tortura, violenta, uccide in nome dell’Italia. E chi tenta di scappare muore”. Un richiamo fortissimo a guardare il fenomeno dei migranti via mare (ma anche via terra) andando a cercarne le cause.

Purtroppo l’appello cade in un tempo in cui è già ripresa la propaganda contro gli sbarchi di “pericolosi clandestini” e sono già tornati termini (“invasione” per esempio) che negli ultimi anni hanno tentato di  occultare o sminuire le morti in mare nonché di di criminalizzare chi salva quegli uomini, donne e bambini, le Ong … leggi tutto

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