Beato è colui che parte. Intervista a Olga Tokarczuk (chartasporca.it)

di Alessandro Mezzena Lona

Quelli che governano il mondo non hanno potere sul movimento. Perché nella partenza, nel pellegrinaggio, nel cambiare orizzonte fisico e mentale in continuazione, sta la vera libertà

“Beato è colui che parte”, scrive Olga Tokarczuk nel suo splendido romanzo I vagabondi. E a chi legge questo libro, a chi si lascia avviluppare nella rete vasta di storie raccontate dalla scrittrice e psicologa polacca, può capitare di sentirsi portare via da un senso liquido di libertà.

Da un galleggiare oltre gli steccati, al di là delle regole, superando perfino il sempre più subdolo e pressante controllo del web. Dei nuovi poteri elettronici, invisibili e terribilmente invasivileggi tutto

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