di Ed Rampell e Ken Burns
Dalla guerra civile spagnola al sostegno della rivoluzione cubana, un documentario fa luce sulle posizioni politiche, ma anche sulle contraddizioni, del grande scrittore statunitense
Ken Burns, maestro del documentario televisivo, è tornato con Hemingway, una nuova serie Tv in tre parti di sei ore per Pbs, diretta assieme alla collaboratrice di lunga data Lynn Novick. Il film biografico racconta la vita, il lavoro, gli amori, i viaggi e le passioni del grande scrittore con filmati d’archivio e interviste originali al romanziere peruviano Mario Vargas Llosa, nonché tra gli altri al figlio dello scrittore Patrick Hemingway e, sorprendentemente, al senatore John McCain.
Burns ha vinto quattro Emmy ed ha avuto la nomination per altri nove, oltre a due Oscar, per documentari come Huey Long (1985), The Civil War (1990), Baseball (1994) e The Dust Bowl (2012). Spesso fatti con il produttore/regista Novick, questi film sono intrisi di consapevolezza sociale e segnati da tecniche della narrazione cinematografica.
Burns e Novick spostano i loro talenti su Hemingway, con aneddoti cinematografici che descrivono i famosi exploit del giro del mondo di Papa tra Parigi, Spagna, Key West, Cuba e Africa. Ma Hemingway si cimenta anche con l’impegno politico a sinistra dello scrittore, che utilizzava la sua fama e le sue doti letterarie da romanziere e giornalista per scrivere sui torti della Depressione e del fascismo.
Ed Rampell ha parlato con Burns degli incontri di Hemingway con la guerra, l’Fbi, Cuba e di come possa essere stato la vittima più nota della Baia dei Porci.
Forse il culmine della celebrità di Hemingway negli anni Trenta coincise col momento in cui iniziò a interessarsi di politica. Qual era la sua reputazione presso la sinistra americana a quel tempo?
C’era la presunzione che, all’epoca, nel mezzo di una Grande Depressione, le sue storie fossero prive, diciamo, di un discorso che era molto in primo piano per la sinistra americana: la tragedia e il dolore della Depressione e le cause alla sua base. Per questo non è stato considerato e lui ha reagito dicendo: «Non ci sono né sinistra né destra nella letteratura. C’è solo una buona scrittura».
Lui stesso sembrava essere allineato su posizioni più conservatrici che chiedevano meno intervento pubblico. L’unica cosa certa, disse, sono «la morte e le tasse». Disprezzava le politiche tentate dall’amministrazione Roosevelt [alle] Florida Keys, dove viveva. Quando l’uragano colpì le isole e veterani senza lavoro morirono a centinaia, lui diede la colpa all’amministrazione Roosevelt e scrisse un articolo per New Masses per sostenerlo … leggi tutto