di Gian Antonio Stella
Il caso di un libro negazionista sulla pandemia, degli autori che lanciano accuse razziste e del procuratore Gratteri che ne ha firmato la prefazione
Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, l’ha combinata grossa. Si possono fare prefazioni ai libri (con quel titolo poi! Strage di Stato) senza averli letti? E sdoganare nel pieno di una pandemia in corso che ha fatto quasi tre milioni di morti tesi complottiste?
Leggete questa: «La pandemia è stata gestita da una scientocrazia che (…) vuole addomesticarci a insondabili verità dogmatiche, contro le quali la logica e l’esercizio del dubbio non possono e non devono essere praticati, pena la scomunica sociale e scientifica». Ma più ancora è accettabile dare credito a chi da mesi (bastava fare una ricerca sul web…) spara come Pasquale Bacco (autore del libro con Angelo Giorgianni) parole indecorose?
Che le file notturne di camion coi morti a Bergamo erano «una sceneggiata» (a La Zanzara su Radio24), che «nel vaccino c’è acqua di fogna!» (a una manifestazione No Mask), che «il vaccino avvelena la gente: c’è tutto lo schifo possibile e immaginabile» (ancora a La Zanzara), fino all’affermazione più ributtante, sempre a Radio24: «Vogliamo dire chi comanda nel mondo? Comandano gli ebrei! Sta tutto in mano a loro! Tutte le lobby economiche e le lobby farmaceutiche, hanno tutta in mano loro la grande finanza!».
Razzismo puro. Che ha sollevato ondate di indignazione. Giusta … leggi tutto