Philip Roth, l’intervista al biografo: «Mi chiese di non riabilitarlo» (corriere.it)

di COSTANZA RIZZACASA D’ORSOGNA

Blake Bailey è l’autore del libro sullo scrittore 
americano uscito negli Usa martedì 6 aprile. 

«La Lettura» ha visto il volume in anteprima. Qui l’intervista al biografo

«Come può un Gentile dell’Oklahoma scrivere la biografia di Philip Roth, un ebreo di Newark?», chiese il grande scrittore al loro primo incontro, nella primavera del 2012. Blake Bailey non ebbe dubbi a rispondere: «Beh, non sono un vecchio alcolizzato bisessuale discendente dei Puritani, ma sono riuscito lo stesso a scrivere una biografia di John Cheever». Da tanti anni Roth cercava un biografo. Inizialmente aveva incaricato Ross Miller, nipote dell’amico Arthur, il celebre drammaturgo, per un volume da pubblicare con il suo editore, Houghton Mifflin Harcourt.

Tra i due nacque un’amicizia profonda — troppo per la giusta distanza tra biografo e soggetto. Così, dopo che, nel 2009, i rapporti tra Miller e Roth si deteriorarono, James Atlas, biografo ed editor di Saul Bellow presso la Library of America (collana di classici americani sul modello della Bibliothèque de la Pléiade), suggerì a Bailey, finalista al Pulitzer con Cheever: A Life (2009) e autore di apprezzati studi su Richard Yates e Charles Jackson, di contattare Roth.

Nove anni dopo, ecco l’attesissimo Philip Roth: The Biography, in uscita negli Stati Uniti martedì 6 aprile e in Italia per Einaudi l’anno prossimo. Un lavoro immenso, per cui Bailey, 57 anni, ha avuto accesso incondizionato a tonnellate di documenti, corrispondenze, appunti e bozze che Roth archiviava ossessivamente e custodiva gelosamente. Un libro zeppo di aneddoti, curiosità, rivelazioni, a tratti ironico come sapeva essere Roth. Una biografia totale, dove Bailey mescola l’alto e il basso, l’immacolato e il sordido, senza alcun giudizio morale.

Un’opera di cui qualcuno ha già scritto che non sopravviverà al #MeToo, ma che invece proprio in tempi di cancel cultureè attualissima. In un’intervista esclusiva con «la Lettura», Bailey parla degli anni di ricerche prima di scrivere una sola parola, dei tentativi di Roth di «indirizzarlo», delle sue preoccupazioni e vulnerabilità … leggi tutto

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