Jonas Staal nel 2015 ha avviato a Dêrik, nel Canton Cizîrê del Rojava, la costruzione del parlamento curdo: «un parlamento senza stato per una democrazia senza stato». I lavori sono terminati nel 2018, ne diamo notizia con un contributo di Staal, precedentemente pubblicato su Sicilia Libertaria, che ringraziamo per la concessione.
Due gru si muovono circolarmente sopra una grande fossa nel terreno, sollevando dei pesanti, archi metallici neri, ricoperti da parole dipinte a mano: Yekani Regezi (parità di genere), Xwe-Bergîri (autodifesa). I vicini che abitano attorno al cantiere sono usciti dalle loro case per vedere la coreografia di gru, camion carichi di cemento e bulldozer – alcuni di questi macchinari sono decorati con le bandiere di partiti politici e comitati.
Tra gli osservatori c’è Amina Osse, il ministro degli affari esteri del cantone di Cezîre, che guarda lo spettacolo insieme ad alcune donne delle forze di sicurezza locale. Osse è una delle forze trainanti del processo di costruzione, una dei suoi co-autori … leggi tutto