Qualche mese fa, in occasione dei 70 anni dall’uscita della prima strip, vi abbiamo raccontato la storia della prima edizione italiana dei Peanuts sul giornale Paese Sera.
Nel 1961, sul quotidiano di proprietà del Partito Comunista Italiano, fu pubblicata per la prima volta la striscia di Charles M. Schulz, intitolata a Pierino, nome dato a Charlie Brown da chi l’aveva tradotta. Il caso ha voluto che proprio il protagonista di questa vicenda – non Charlie, il traduttore – incappasse nel nostro articolo e ci contattasse per raccontarci come andò. È un giornalista, si chiama Eric Salerno, ed è l’uomo che ha portato Charlie Brown in Italia.
Salerno nacque nel 1939 negli Stati Uniti, dove il padre Michele, comunista, si era trasferito nel 1923 in risposta alla presa del potere da parte di Mussolini. Nei primi anni Cinquanta, durante il Maccartismo, la famiglia Salerno fu costretta a tornare in Italia proprio per via delle sue idee politiche: tacciato di essere una spia comunista,
Michele fu cacciato dall’America, come ha raccontato il figlio nel libro Rossi a Manhattan – Comunisti nel paese sbagliato. La mia famiglia. Arrivati a Roma, Eric dovette imparare l’italiano quasi da zero, mentre il padre, riallacciati i rapporti con il Partito Comunista Italiano, si ritrovò in breve a lavorare nella redazione esteri di Paese Sera e ne divenne caposervizio.
Da giovanissimo, quindi, Eric Salerno si ritrovò a orbitare intorno al giornale. Conosceva l’inglese, cosa rarissima nell’Italia degli anni Cinquanta, e questa abilità gli fu utile per fare gavetta nel quotidiano. Alla fine degli anni Cinquanta, ad esempio, la redazione voleva ampliare la propria pagina dei fumetti con strisce nuove, cercando anche qualcosa di inedito nel mercato italiano, un po’ per offrire novità ai lettori, un po’ per questioni economiche … leggi tutto