di Eula Biss (Traduzione di Albertine Cerruti)
Questo testo è un estratto del libro “Immunità. Vaccini, virus e altre paure” (Luiss University Press 2021).
È difficile riuscire a leggere un qualsiasi resoconto storico sul vaiolo senza imbattersi nella parola sporco. Nel diciannovesimo secolo, il vaiolo era in larga misura considerato una malattia favorita dalla sporcizia, ragion per cui si supponeva che fosse perlopiù una malattia dei poveri.
Secondo la teoria miasmatica, un buon numero di malattie contagiose era causato dall’aria malsana, inquinata da escrementi o da materia in decomposizione. Le condizioni sanitarie dei poveri delle città rappresentavano una minaccia per la classe media, che serrava le finestre di casa per tenere fuori l’aria che esalava dai bassifondi. Si riteneva che lo sporco fosse responsabile non solo dei malanni, ma anche dell’immoralità. “Impura! Impura!” si lamenta l’eroina di Dracula quando scopre di essere stata morsa dal vampiro, e la sua disperazione riguarda il destino della propria anima quanto quello del proprio corpo.
La teoria miasmatica alla fine venne soppiantata da quella microbica, che costituisce un passo avanti nella comprensione della natura del contagio, anche se l’ipotesi fondata sullo sporco non era del tutto sbagliata o inutile. Il liquame grezzo che scorre per le strade senza dubbio può diffondere alcune malattie, benché il vaiolo non sia una di queste, e le misure d’igiene ispirate da questa teoria ridussero sensibilmente l’incidenza di colera, tifo e peste. Una delle più significative fu quella dell’acqua potabile. La deviazione del fiume Chicago, per esempio, progettata per non far arrivare il liquame rovesciato nelle sue acque direttamente nel lago Michigan, a cui la città attingeva per rifornirsi di acqua potabile, presentò evidenti benefici per i cittadini di Chicago.
Finché un bambino prende solo il latte materno ci si può godere l’illusione di un corpo che non è entrato in relazione con le impurità dell’agricoltura e dell’industria
Ora che è trascorso molto tempo dalla deviazione di quel fiume, le mamme che incontro sulle spiagge del lago Michigan non si danno più tanto pensiero dello sporco. La maggior parte di noi ritiene che la sporcizia faccia bene ai bambini, mentre alcune sono circospette nei confronti dell’erba nei parchi, che potrebbe essere stata trattata con sostanze chimiche tossiche. È molto comune tra le persone come me l’idea che le tossine, più dello sporco o dei germi, siano la causa ultima di molte patologie.
Le tossine che ci preoccupano spaziano dai residui dei pesticidi allo sciroppo di mais con alti quantitativi di fruttosio, e tra le sostanze particolarmente sospette si annoverano il bisfenolo A che riveste l’interno delle nostre lattine, gli ftalati contenuti negli shampoo e il Tdcpp presente nei nostri divani e materassi … leggi tutto