Come fare con chi non vuole vaccinarsi (ilpost.it)

Dubbi ed esitazioni continuano a circolare in 
gruppi molto eterogenei della popolazione, 

e gli esperti si interrogano su come convincere anche quelle persone

Con il progredire delle campagne vaccinali contro il coronavirus in molti paesi del mondo, superati almeno in parte gli iniziali problemi logistici e di forniture, inizia a emergere con più evidenza rispetto ai mesi scorsi un bisogno condiviso e stringente di coinvolgere il maggior numero possibile di persone. Dopo aver raccolto l’adesione di ampie maggioranze della popolazione disposte fin da subito a vaccinarsi, i responsabili delle campagne nelle fasi più avanzate si stanno ora concentrando sulle persone non del tutto convinte dell’opportunità o della sicurezza di ricevere un vaccino.

E si interrogano su quale sia il modo migliore per comunicare con quelle persone. L’obiettivo è impedire che quelle minoranze – quali che siano le loro ragioni, ovunque nel mondo – possano di fatto compromettere l’immunità in formazione nei gruppi più ampi a cui appartengono.

Un’opinione abbastanza condivisa dagli esperti, e in realtà probabilmente evidente a quasi tutti sulla base della propria esperienza personale recente, è che tra i no vax più convinti e inamovibili e le molte persone bendisposte verso i vaccini esista un vasto insieme di altri individui che non partono da posizioni antiscientifiche, ma mostrano paure, dubbi e riluttanza rispetto alla prospettiva di essere vaccinati.

Sono sentimenti spesso provocati o rinvigoriti da allarmismi mediatici, sospensioni impreviste delle campagne vaccinali e messaggi contraddittori nel dibattito pubblico. In generale, i ricercatori concordano nel sottolineare che quello che sembra un blocco compatto di opposizione alla vaccinazione è in realtà un insieme di molti gruppi sovrapposti, con differenti motivazioni per essere titubanti.

E i dati confermano come l’esitazione sia un comportamento trasversale, diffuso in gradi differenti ma sempre minimamente presente all’interno di gruppi molto eterogenei. Circolano dubbi sul vaccino tra laureati e persone con bassi livelli di istruzione, tra persone poco informate e persone troppo informate, e tra lavoratori con redditi medio-alti e quelli meno facoltosi … leggi tutto

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