di Gregorio Dimonopoli
Finalmente viene messa in discussione, almeno questo, la disumanita' farcita di ideologia razzista.
Gli atti processuali diranno gli aspetti, i dettagli delle responsabilta’ specifiche. Intanto, pero’, basta alla presunta liberta’ di massacrare il rispetto vetso chi soffre. Un passo avanti.
Gentile Senatore, se ne faccia una ragione, vivere e volerlo non ha colore o nazionalita’. Ne parli coi suoi figlioli se frequentano una scuola e spieghi perche’, semmai, il proprio compagno di banco non possa dirsi italiano anche se qui e’ nato.
Trovi Lei le parole non potendo, per ora, proporre loro una X sulla sua scheda elettorale. Abbia pazienza e rifletta. E’ dura, vero?