Burkina Faso: Thomas Sankara, il Che Guevara africano (focusonafrica.info)

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“Mentre i rivoluzionari in quanto individui 
possono essere uccisi, nessuno può uccidere 
le idee.”

(Thomas Sankara 21 dicembre 1949, Yako/ 15 ottobre 1987, Ouagadougou)

È con queste parole che voglio raccontarvi la storia di un grande eroe e personaggio del secolo appena trascorso, Thomas Sankara, il Che Guevara africano, un uomo forse poco conosciuto, ma che merita la stessa importanza e attenzione di tanti altri eroi del passato.

Questo racconto comincia nello stato del Burkina Faso (Alto Volta), un paese considerato del “quarto mondo”, arido, privo di sbocchi sul mare e di risorse naturali ed economiche, ma che vanta la nascita del comandante Sankara, un militare diverso dal solito, atipico, che non si limita ad impartire ordini ai suoi uomini, ma che cerca anche di ascoltarli e capirli. All’età di 27 anni, nel 1976, Sankara fonda insieme ad un altro giovane militare di nome Blaise Compaoré, il “Gruppo degli Ufficiali Comunisti”, e pochi anni dopo, nel 1983 i due, senza spargimenti di sangue, riescono a rovesciare con un colpo di Stato il governo di Ouèdraogo allora al potere.

Dopo questo fatto Sankara diventa ufficialmente presidente dell’Alto Volta. Con il suo fedele amico Blaise Compaoré, nel frattempo diventato suo vice, Sankara comincia con grande impegno e determinazione il suo progetto di ristrutturazione dello stato, basandosi su ideali di stampo libertario e comunista. Il nome dello stato viene poi cambiato da Alto Volta in Burkina Faso che letteralmente significa “Terra degli uomini integri”.

Dato il suo passato da musicista, Thomas Sankara decide anche di riscrivere l’inno nazionale, dandogli il titolo di “Une seule nuit”, ovvero “Una sola notte” … leggi tutto

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