Dalla crisi alla rinascita. Un film oltre gli stereotipi (confronti.net)

Mehdi M. Barsaoui. Regista [intervista a cura di Michele Lipori]

Ambientato in Tunisia nell’estate del 2011 – anno cruciale per il Paese – il film Bik Eneich – Un fils (“Un figlio”) di Mehdi M. Barsaoui (alla sua prima prova per un lungometraggio), per la delicatezza con cui tratta argomenti quali la genitorialità, un certo tipo di cultura patriarcale e il riconoscimento dell’umanità dell’“altro”, è stato insignito del premio Interfilm per il dialogo interculturale ed interreligioso.

La famiglia è un terreno su cui le diverse sensibilità sovente si scontrano, anche in campo artistico. Significativo, a nostro avviso, che anche alla Mostra del cinema di Venezia di quest’anno la famiglia fosse uno dei temi più ricorrenti e più dibattuto di molti dei film in concorso. Fra gli altri si è distinto Bik Eneich – Un fils (“Un figlio”) del regista tunisino Mehdi M. Barsaoui, alla sua prima prova da regista.

Il film è ambientato in Tunisia nell’estate del 2011, una fase di transizione cruciale per il Paese che, mentre ai confini premono centinaia di migliaia di profughi dalla Libia, è in attesa di nuove elezioni dopo la fuga dell’ex-presidente Zine El-Abidine Ben Ali (in carica da 23 anni – dal 1987 – succedendo a Habib Bourghiba con un colpo di Stato) che il 14 gennaio 2011 aveva scelto di andare in esilio volontario a Jedda, in Arabia Saudita. Ben Ali è fuggito dalla Tunisia in seguito alle numerose proteste iniziate alla fine del 2010 e che avevano come bersaglio la corruzione dilagante, le condizioni di vita giudicate inadeguate, il rincaro delle merci e la repressione da parte del Governoleggi tutto

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