Lipari, sabato 27 luglio 1929. La sera sta calando sull'isoletta siciliana divenuta la principale colonia di confino del regime fascista.
All’imboccatura del porto alcuni carabinieri di guardia notano un motoscafo. Non danno tuttavia l’allarme: si tratta di certo di uno dei mezzi del servizio di sorveglianza, magari preso in prestito da qualche papavero dell’isola per un giretto serale in dolce compagnia.
Il motoscafo ha il motore spento. A bordo, però, nessun gerarca, niente militi o carabinieri.
Tre antifascisti: il capitano Italo Oxilia, già responsabile della fuga di Filippo Turati in Francia nel 1926 al timone, ai motori Paul Vonin e a prua, a scrutare l’orizzonte, Gioacchino Dolci, ex confinato proprio a Lipari. I minuti passano. Interminabili … leggi tutto