di Matteo Nucci
Pubblichiamo un pezzo uscito sul D-La Repubblica delle donne, che ringraziamo.
Quasi trent’anni fa, la prima estate in cui cominciai a girare per le isole greche, mi ritrovai in una spiaggia di Patmos a cui si accedeva percorrendo una breve sterrata. Non c’era quasi nessuno in giro. Oltre a me e l’amico con cui ero partito, solo un piccolo gruppo di ragazzi greci che passavano le loro giornate sotto a una pergola di canne.
Fra loro si distingueva una coppia di bellezza indimenticabile. Erano un po’ più grandi di noi appena usciti da scuola. Avevano corpi bruni, abbrustoliti dal sole e dal sale. Erano nudi e si muovevano come animali assonnati fra la sabbia e l’acqua.
A un tratto il ragazzo si avviò verso una delle tende piantate dietro la fila di tamerici, tornò vestito di un paio di occhialini da piscina, passò con grazia e distacco una mano sulla schiena della ragazza seduta sul bagnasciuga e s’immerse … leggi tutto