di Marco De Laurentis
Riprendiamo un’intervista uscita sul blog Altri Animali, che ringraziamo.
Cominciamo dalla tua ultima raccolta di racconti, pubblicata da poco anche in Italia, Istruzioni per un funerale. La raccolta inizia con “Confessioni”, una sorta di lettera aperta dell’autore ai lettori e al tempo stesso una difesa della narrazione.
Principalmente, la considero come una lettera indirizzata a me stesso – si tratta comunque di una lettera immaginaria – da usare come promemoria, per attenermi ai miei princìpi, dopo anni passati a scrivere racconti. Quando mio padre è morto, qualche anno fa, ho avuto l’urgenza di iniziare a parlare pubblicamente del mio punto di vista come scrittore. Ma è importante sottolineare che in un certo senso anche quelle “confessioni” sono fittizie. Se avessi iniziato a raccontare la storia vera della mia vita nessuno mi avrebbe creduto.
In “Confessioni” troviamo subito due temi ricorrenti nella tua opera, la violenza e la perdita. Cosa rappresentano nel tuo immaginario?
Vado ovunque posso per trovare storie nuove e mi capita spesso di trovarle in momenti di violenza e morte, ma solo se quest’ultime sono combinate con l’amore … leggi tutto