Flussi migratori e violenza sulle donne: respingere e non revocare l’accordo con la Libia significa macchiarsi le mani di sangue (articolo21.org)

di Luisa Betti

Quotidianamente rimbalza sulle pagine dei giornali e 
spesso viene usato in maniera strumentale come mera 
propaganda politica senza che si affronti mai la vera 
causa e un piano realistico d’intervento per un 
fenomeno che è comunque in crescita e causato dai 
continui conflitti causati proprio da quell’Occidente 
in cui queste persone cercano riparo. 

Parliamo dei flussi migratori, che non sono una cosa di adesso ma vecchia come il cucco, dato che l’umanità intera è il frutto degli spostamenti di intere popolazioni.

Questo per dire fin da subito che, al di là di ogni speculazione, i flussi migratori non sono evitabili e non si possono fermare, nessuno li può fermare.

A testimoniarlo non c’è solo la storia dell’umanità ma le Nazioni Unite dove nel 2015, durante la Conferenza stampa a New York, lo special rapporteur dell’Onu sull’immigrazione e professore di diritto internazionale, François Crépeau, e il presidente della commissione per la Protezione dei diritti dei migranti, anche lui professore universitario di diritto, Francisco Carrión Mena, affermarono che “Usare la forza non fermerà la crisi globale dell’immigrazione” in quanto non solo “l’umanità è frutto della migrazione” ma “tutti noi, siamo frutto di una mescolanza infinita di popoli diversi, migranti per l’appunto”leggi tutto

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