La guerra delle salsicce tra il Regno Unito e l’Unione europea (linkiesta.it)

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In una lettera al Telegraph, il vicepresidente 
della Commissione Maros Sefcovic scrive che 
Bruxelles reagirà «repentinamente, con fermezza 
e risoluzione» se il governo conservatore 
continuerà a non rispettare il protocollo 
sulla Irlanda del Nord. 

Per ora il macinato britannico è salvo, ma lo stesso David Frost, il lord a capo della delegazione britannica ha ammesso che Londra ha sottostimato l’impatto dei controlli doganali

Nelle trattative con il Regno Unito, la Commissione europea si è contraddistinta per il pragmatismo che ha permesso un compromesso dell’ultimo minuto a Natale del 2020. Ma se dopo anni di strategica pazienza Bruxelles volesse passare a un approccio più cinico, in ritorsione alla Brexit, disporrebbe di vari strumenti. L’osservato speciale, anche per il presidente americano Joe Biden, resta il protocollo sull’Irlanda del Nord, che a Downing Street sta stretto. Intanto, secondo alcuni media inglesi è imminente una «guerra delle salsicce» a colpi di dazi.

Ripartiamo da qui. Il terreno di scontro è sempre l’Irlanda del nord, l’unica delle quattro nazioni del Regno Unito a essere rimasta nel mercato unico europeo. In una lettera al Telegraph, il vicepresidente della commissione Maros Sefcovic scrive che l’Ue reagirà «repentinamente, con fermezza e risoluzione» se il governo conservatore estenderà, come sta valutando di fare, la moratoria sulle sei contee. La proroga scade a giugno, era stata attivata in via unilaterale da Londra, causando frizioni, per permette l’approvvigionamento dei supermercati con, tra le altre merci, la carne refrigerata in arrivo dall’isola maggiore. Da qui le salsicce.

Il quotidiano la interpreta come una dichiarazione di guerra. In realtà, il macinato britannico non potrà più essere venduto in Irlanda del Nord solo se non verranno stabiliti standard comuni. A marzo, quando Downing Street ha allungato il «grace period» senza consultare la controparte, l’Ue ha percorso le vie legali, contestando una «violazione degli accordi».

Anche stavolta, è probabile che la commissione cerchi di vincolare il Regno Unito agli obblighi del trattato prima di innescare un’escalation tariffaria … leggi tutto

(Nick Kane)

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