di marta menghi
Ogni 30 ottobre, ormai da tre anni, si riaccendono i riflettori sul centro Italia, ricordando quella che viene definita dalle cronache come “la più forte” tra le scosse della lunga sequenza sismica che ha sconvolto l’Appennino centrale tra l’agosto del 2016 e il gennaio dell’anno successivo.
E anche quella che ha allargato alle quattro regioni centrali l’area del “cratere”, producendo il maggior numero di danni e di sfollati, in particolare sul versante marchigiano.
Siamo in provincia di Macerata, nella cittadina di Tolentino, il più esteso tra i comuni maggiormente colpiti, quello con le caratteristiche più diffusamente “urbane” (fatta eccezione per Camerino, in cui le strutture container hanno sostituito le residenze per i borsisti del polo universitario) … leggi tutto