È tempo per Recep Erdoğan di raccogliere i frutti del sostegno militare all'Azerbaigian.
Il presidente turco, sponsor chiave degli azeri nel conflitto con l’Armenia, è il primo leader a visitare la storica città di Shusha, ripresa dalle forze armate di Baku nel novembre dello scorso anno, dopo 28 anni di occupazione armena.
Nella città, conosciuta come la perla del Nagorno-Karabakh, il leader turco e il il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, hanno firmato un memorandum di alleanza in cui si impegnano ad approfondire i legami politici ed economici.
Erdoğan ha anche promesso di di aprire un consolato turco a Shusha.
La città ha un significativo valore militare: si trova su un’altura a circa 10 chilometri a sud della capitale della regione, Khankendi (Stepanakert) e sulla strada che collega la città con il territorio armeno. Oltre alla sua importanza strategica, la città è considerata da Baku un simbolo della storia e della cultura azerbaigiana.
Sui rapporti con Yerevan, Erdogan ha detto che “per contribuire al nuovo status della regione, è necessario fare un passo indietro, rispetto alla politica di odio e provocazione, e impegnarsi per la pace e la cooperazione”.
Cosa porta a casa Recep Erdoğan in Azerbaigian
L’impegno militare turco nel Nagorno vale già la firma su 11 accordi economici con l’Azerbaigian.
La realizzazione delle arterie stradali. Già a febbraio, a un forum d’affari Turchia-Azerbaigian ad Ankara, il primo ministro azero Ali Asadov aveva detto che le aziende turche si sono già aggiudicate diversi contratti di infrastrutture, tra cui la costruzione di una nuova strada per Shusha e un’altra per Kelbajar, altra area che l’Azerbaigian ha riconquistato durante il conflitto … leggi tutto