Il desiderio di essere capiti (doppiozero.com)

di Gianni Celati

La malattia fa spesso venire una gran voglia di essere 
capiti. I malati all’ospedale non fanno che chiedere ai 
dottori di capirli. Vogliono essere capiti dalla 
scienza e rimessi a posto come macchine. Tutti noi 
malati coltiviamo questo ideale meccanico di 
comprensione, che ci dà qualche speranza. 

E gli altri naturalmente mostrano di capire la “cosa” che ci rende malati. C’è sempre un gran traffico di dicerie tra parenti e dottori, per capire la “cosa” che rende malato un malato. E i dottori la spiegano con le loro parole meccaniche, ma nessun parente e nessun malato sa di preciso di cosa parlino i dottori. Tuttavia ci scambiamo tutti occhiate e discorsi per dirci: “Hanno capito”.

La stessa situazione si trova in quelle attività che sono chiamate creative. Anche queste sono una malattia che fa venire una gran voglia di essere capiti. Si vorrebbe che gli altri capiscano la “cosa” della nostra creazione. Si vorrebbe che dicessero: “Sì, è questo, significa questo, è bello per questo”.

Che soddisfazione, che stordimento e che follia, sentire di essere capiti! Come negli ospedali ci sono i dottori che spiegano la “cosa” della malattia, così in questo settore ci sono i critici che spiegano la “cosa” della creazione … leggi tutto

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