Un’altra idea di magia (indiscreto.org)

di Francesco D’Isa

Siamo abituati a pensare alla magia, e alla 
tecnica, come due idee del mondo opposte e 
impossibili da sovrapporre. 

Ma c’è chi, come Federico Campagna, la pensa diversamente e prova invece a tenere un ragionevole equilibrio tra i due mondi.

Di recente è uscita per Edizioni Tlon la traduzione italiana di Magia e Tecnica di Federico Campagna e questa intervista è la prova che non vedevo l’ora. Il mio dialogo con l’autore infatti risale all’estate precedente alla pandemia ed è grazie ad esso che scoprii che era in programma una traduzione. Le interviste non sono un piatto da servire freddo, ma ho preferito attendere che il libro fosse disponibile anche in Italia per proporre la pubblicazione – ed ecco, finalmente ci siamo.

Nonostante la sua leggibilità, il testo di Campagna è un’opera complessa e originale, dall’intensa portata innovatrice. Sintetizzare i contenuti in poche righe è difficile, ma nel tentativo potrei dire che l’autore mette in scena una tensione tra due diverse metafisiche: la Tecnica, che è quella propria alla contemporaneità occidentale e che sta portando il pianeta allo sfacelo, e la Magia, un orizzonte dimenticato che potrebbe tirarci fuori dai guai.

È immediato pensare che effettivamente ci vorrebbe una magia per tirarci fuori dai guai, ma la Magia per come la intende il filosofo non ha nulla a che fare con la fede irrazionale in un intervento miracoloso. Per Campagna piuttosto,

il carattere della nostra esperienza esistenziale contemporanea suggerisce la presenza di un certo ordine all’interno del mondo e di noi stessi in esso. Questo ordinamento si manifesta superficialmente come sociale, politico, economico, ecc., mentre di fatto deriva da un insieme di assiomi metafisici fondamentali.

Questi assiomi si combinano in un sistema complessivo, che è il sistema di realtà della nostra epoca. Un sistema di realtà plasma il mondo in un certo modo e gli conferisce un particolare destino: esso è la forma cosmologica che definisce un’epoca storica. Al contempo, esso è però anche una forza cosmogonica: le sue impostazioni metafisiche e i suoi parametri creano effettivamente il mondoleggi tutto

(Rhett Wesley)

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