Il ‘contismo’ è crollato, ma sotto le macerie resta il Pd (ilriformista.it)

di Alberto De Bernardi

Infranto il sogno demopopulista

Il futuro dietro le spalle
Li avevamo lasciati a “Conte o morte”, a “Conte o elezioni”, mentre D’Alema spiegava agli ignoranti che se anche Togliatti aveva puntato a un accordo con l’Uomo Qualunque di Giannini nell’immediato dopoguerra. Il Pd di Zingaretti e poi quello di Letta potevano ben fare un accordo per salvare un’alleanza politica e un’esperienza di governo che godeva di ampio sostegno nel paese. C’era stato chi come Bettini e Bersani avevano spinto sull’acceleratore fino a punto di elaborare il sogno di un “partito unico” demopopulista, una sorta di partito plebiscitario guidato dall’avvocato pugliese.

Chi volesse dedicare tempo a ripercorrere la serie di dotti ragionamenti, acute riflessioni, sperticate esaltazioni dell’esperienza del governo Conte II, non solo per la sua natura di insostituibile argine contro la destra – se cade c’è Salvini, era il ritornello – ma anche come laboratorio del futuro della sinistra –, che soltanto pochi mesi fa dominavano la scena politica, rimarrebbe stupefatto per l’ampiezza e l’articolazione delle prese di posizione.

A quella sbornia collettiva pompata dal Fatto Quotidiano e dalla “grande armata” massmediale di Repubblica/Espresso, della Rai e de La 7 dettero un contributo saliente il gotha del giornalismo italiano, scrittori, filosofi, politologi, storici, tutti animati dalla comune convinzione che il paese avesse trovato il suo nuovo “uomo guida” in grado di salvare il paese e di rigenerare il sistema politico.

Contro questa suggestione di massa che rappresentava il punto massimo di egemonia culturale raggiunta dalla sfida populista alla democrazia liberale si muovevano poche e isolate voci, qualche giornale indipendente e un piccolo gruppo parlamentare, guidato dall’”uomo più impopolare d’Italia” come D’Alema definì Renzi.

Ma la resistenza di Italia Viva, la disponibilità di Draghi e la lungimiranza di Mattarella hanno prodotto un miracolo politico che ha spazzato via quella artificiosa visione ideologica e quella mefitica cappa sul futuro del paese che prendeva il nome di Conte III leggi tutto

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