di Gregorio Dimonopoli
Oggi il Truce capo della Lega, con una scarsa competente candidata alla Regione Emilia-Romagna, si rappresenteranno nel capoluogo.
I cosiddetti centri sociali (con chi?) tenteranno probabilmente forzature muscolose con le forze dell’ordine – speriamo di no 1 – e che autonomamente, pur slegati dalla società civile e civica, vorranno ribadire una propria visione asincrona dalla realtà.
Seppur beceri i leghisti hanno rappresentanza nelle istituzioni.
Fa male, è vero, ma è così e dunque possono fare ogni manifestazione che ritengano opportuna. Negarle sarebbe qualcosa che va contro proprio a ciò che i ribelli a prescindere vorrebbero sostenere: la democrazia.
Questo diritto non può essere messo in discussione da convinzioni di parte.
Purtroppo ne abbiamo già troppi di funesti esempi come i mancati riconoscimenti discriminatori di dignità, dei quali proprio la forza politica in questione e non solo ne sono i principali portatori.
Ecco proprio qui sta il punto. Se esiste una giusta indignazione (ed anche rabbia) nei confronti di chi nega l’esistenza di cittadinanze culturali, religiose, di genere, ecc., allora andrebbe forse lì picchiato il tasto: dimostrare quali siano i limiti di vergognose convinzioni, dando l’esempio palese e non violento di un contrario. Culturale innanzitutto. TU vivi di odio, IO no.
Non si tratta di ecumenismo, anzi. Si tratta di elaborare ed agire nella quotidianità con pensiero ed azioni che argini la vergognosa deriva propagandistica dei cui si alimenta il neo fascismo. Che sarà lì, stasera, cercando un consenso non tanto dai tristi sodali che parteciperanno all’evento ma dalle conseguenze di quanto potrebbe accadere fuori da quella macabra convention.
Macché. Forse i mobilitati sociali, neanche sollecitati da una bella ed inedita (fino a un certo punto) iniziativa sul Crescentone bolognese, questa sì civile e civica, si tratteranno dal riproporre un triste(o) copione fatto di provocazioni inutili. Speriamo di no 2.
L’ormai esangue pensiero di una conflittualità fatto di datate modalità resistenziali può provocare solo un aumento di consensi proprio a chi rivendica Poteri Forti. Speriamo di no 3.
Resta fuori da tutto ciò una riflessione: cosa voteranno i sociali alla fine di gennaio?