di Eraldo Affinati
Per ridurre a un lago il salotto d’Europa, che Napoleone avrebbe voluto eleggere a sua dimora esclusiva, è bastata la pioggia.
Così che la basilica di San Marco, in fondo alla piazza invasa dall’acqua, sembra proprio, come hanno scritto i nostri poeti, una nave che sta per salpare. Si staccherà dalle fragili fondamenta e prenderà il largo verso la laguna, trasformandosi nell’urna funeraria che Gianbattista Tiepolo immaginò nella sua gondola smarrita nella nebbia. Sapevamo che sarebbe accaduto. Greta ci aveva avvisati. […]
Non si poteva fare proprio nulla, dunque, per evitare che la città più bella del mondo annegasse? Forse sì. Forse si poteva concludere il Mose, ad esempio. Un’opera quasi pronta, realizzata al 95%, che avrebbe potuto proteggere la città dalla mareggiata nefasta. Avrebbe. Ma non l’ha fatto. Perché l’opera è bloccata da cinque anni a causa dello stop ai lavori ordinato dai magistrati a seguito delle inchieste sulle malversazioni che hanno interessato la realizzazione dell’opera … leggi tutto