Il processo Borsellino quater arriva al vaglio della Cassazione:
è stata infatti fissata al 5 ottobre prossimo l’udienza davanti alla quinta sezione penale della Suprema Corte, chiamata a decidere se confermare o meno la sentenza emessa dai giudici d’appello di Caltanissetta nel novembre 2019.
L’avviso di fissazione udienza è stato notificato ai difensori degli imputati e ai legali di parte civile. I giudici del ‘Palazzaccio’ dovranno esaminare i ricorsi presentati contro la pronuncia con cui la Corte d’assise d’appello nissena ha condannato – confermando il verdetto già emesso in primo grado nell’aprile 2017 – i boss palermitani Salvatore Madonia e Vittorio Tutino all’ergastolo, a 10 anni ciascuno ai falsi collaboratori di giustizia Calogero Pulci e Francesco Andriotta, e dichiarato la prescrizione del reato per Vincenzo Scarantino.
Una sentenza, quella che in ottobre sarà al vaglio della Cassazione, che ha confermato la tesi del depistaggio sulle indagini relative alla strage di via D’Amelio, nella quale, il 19 luglio 1992, il giudice Paolo Borsellino morì con gli agenti della sua scorta: “Uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”, lo definì la Corte d’assise di Caltanissetta, nelle motivazioni della sentenza, lunga quasi 2mila pagine e depositata nell’estate del 2018, del processo di primo grado.