Siamo i primi in Europa per decessi: almeno 45600, per un danno economico di 20 milioni. La Corte Ue minaccia sanzioni. Ma le città fuorilegge aumentano
Nel 2016 ha vinto un altro triste primato: siamo stati i primi in Europa (11esimi al mondo) per decessi dovuti al particolato fine, con la perdita precoce di 45.600 vite umane. I dati provengono dal report internazionale sugli effetti di inquinamento e clima sulla salute umana pubblicato da The Lancet. Secondo i ricercatori, le morti premature a causa dell’esposizione al PM2,5 hanno causato una perdita economica all’Italia di almeno 20,2 milioni di euro, la più alta in Europa.
Le stime peraltro sono anche al ribasso. Le morti precoci per particolato sono almeno 58.600, secondo l’Air Quality Report 2019 dell’European Environment Agency (EEA). L’aria che respiriamo è davvero veleno e ci vede ancora primi, nel triste podio della classifica per morti precoci da biossido di azoto (14.600) e secondi, dopo la Germania, per quelli causati dall’eccesso di particolato e ozono (3mila) … leggi tutto