I giovani troppo “choosy”, ovvero troppo esigenti nella ricerca del lavoro,
il caso esodati, la riforma delle pensioni “lacrime e sangue”, con le prime che sono state le sue durante la conferenza di presentazione accanto all’allora presidente del Consiglio Mario Monti.
Momenti che hanno segnato la breve carriera ‘ministeriale’ di Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro del governo Monti che torna nei palazzi della politica. L’economista piemontese, 73 anni, è stata chiamata infatti a dare il suo contributo nel Consiglio d’indirizzo per la politica economica istituito all’inizio di luglio a Palazzo Chigi e presieduto dal sottosegretario Bruno Tabacci.
L’organo avrà il compito, titolo gratuito, di orientare, potenziare e rendere efficiente l’attività programmatica in materia di coordinamento della politica economica presso il Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica guidato da Marco Leonardi.
A farne parte, oltre alla Fornero, ci saranno anche Antonio Calabrò, Patrizia De Luise, Giuseppe De Rita, Elsa Fornero, Giuseppe Guzzetti, Alessandra Lanza, Mauro Magatti, Alessandro Palanza, Alessandro Pajno, Monica Parrella, Paola Profeta, Silvia Scozzese, Alessandra Servidori, Anna Maria Tarantola, Mauro Zampini.
Ma a far ‘rumore’ è il nome della Fornero, anche perché la Quota 100 istituita dal governo giallo-verde andrà a scadenza il prossimo dicembre, col ritorno automatico proprio alla precedente riforma Fornero. Quota 100 che, è cosa nota, non trova assolutamente d’accordo la stessa ex ministra: “Avrei preferito un impegno preciso a non rinnovare
Quota 100: non vorrei che il governo rimanesse imbrigliato nella ragnatela dei partiti e della loro caccia al consenso”, aveva chiarito mesi fa la Fornero, anche perché “quella delle pensioni è l’unica che in Europa non ci chiedono più perché l’abbiamo fatta”, aveva rivendicato … leggi tutto
(Viktor Talashuk)