Dialogo sul virus, sulle cure e sulla libertà personale. Ma cosa è la libertà?
Mi è capitato di ospitare una mia traduttrice belga, una donna colta, intelligente, che pure, mentre parlavamo delle nuove tendenze letterarie, mi ha dichiarato che lei non si vaccina perché lo considera un rimedio infido e pericoloso. Non negava la presenza del virus, come fanno alcuni fantasiosi fanatici, convinti che ci sia una manovra mondiale per inoculare chissà quali diabolici strumenti chimici per controllare dall’interno i corpi umani.
Spiegava con voce calma e razionale che , essendo stato costruito in breve tempo, il vaccino non è sicuro. Questo è l’argomento principe dei no vax moderati. Il virus c’è ma andava affrontato in altro modo, con la prevenzione, a base di una vita sana e un largo uso di vitamina D e nel caso di infezione, la idrossiclorochina o la tachipirina che bastano e avanzano per guarire. Altro argomento molto diffuso è il timore, anzi la certezza che il vaccino avrà degli effetti deleteri, non subito perché si sarebbero riscontrati ormai nei milioni di persone vaccinate, ma in tempi futuri che nessuno però sa indicare con precisione.
Un altro ospite, attore bravissimo e regista, fra l’altro marito della traduttrice, teorizzava esattamente il contrario, ovvero che il vaccino è sicuro, e portava l’esempio di altri vaccini , come quello contro il vaiolo, la poliomelite, il colera, la difterite , malattie che sono state debellate in tutto il mondo.
Curioso questo contrasto in famiglia, che mi è apparso come una proiezione di quello che sta accadendo nel nostro Paese: una maggioranza crede nella scienza e nelle sue teorie, e una minoranza, ma molto assertiva e decisa, diffida delle discipline scientifiche, e scredita sistematicamente virologi, microbiologi, infettivisti, immunologi chiamandoli ciarlatani, o peggio, solerti servitori di oscuri e segreti interessi.
Ma i tanti malati, i tanti morti? chiedeva il regista. Sarebbero morti comunque, rispondeva lei, fanno parte della normalità dell’andamento sanitario di un paese … leggi tutto
(Belinda Fewings)