di Flavia Perina
L’incompetenza delle classi dirigenti e la demagogia dei populisti sono alla base dei disastri di questi giorni. Uno dei primi atti del Conte 1 è stato quello di azzerare Italia sicura, la struttura del governo Renzi che ha sbloccato due terzi dei 1700 cantieri
Guardando i telegiornali di questi giorni sembra incredibile che, fino a pochi mesi fa, il nostro Paese fosse convinto che la prima emergenza nazionale, la priorità assoluta delle politiche governative, la “top news” ineludibile di ogni giornata, fosse lo sbarco di qualche centinaio di migranti o richiedenti asilo e il conseguente timore di un piano di sostituzione etnica che cancellasse lombardi, liguri, romagnoli, ciociari, per mettere al loro posto ghanesi o marocchini.
Le cronache del disastro idrogeologico di novembre parlano dell’incompetenza delle classi dirigenti ma anche di noi, noi italiani, un popolo che il mondo considera intelligente e persino sofisticato e però così politicamente poco avvertito da non accorgersi che la casa gli sta franando sotto i piedi e che la prospettiva più credibile non è l’invasione degli immigrati ma la desertificazione e l’abbandono dei 7.275 Comuni classificati ad alto rischio per il combinato disposto tra frane e inondazioni … leggi tutto