Nel 2018 la modifica delle clausole di azione collettiva che si applicano ai titoli di stato suscitava preoccupazione. Ora il contesto è mutato e la nuova versione della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) rimuove le riserve di ù allora. Sorprendenti le strumentalizzazioni postume.
Le preoccupazioni del 2018
Alla fine del primo semestre del 2018 non ricoprivo più il ruolo di Direttore del debito pubblico già da diversi mesi, e non avevo quindi accesso allo scambio di documenti in cui si articola l’interlocuzione istituzionale con la Commissione europea, ma seguivo con attenzione il dibattito pubblico sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes, o Esm – European Stability Mechanism – nel più comunemente usato acronimo inglese).
Fra le varie proposte allora avanzate per rendere questo soggetto più capace di intervenire efficacemente in caso di crisi future, mi ero soffermata sulla modifica delle clausole che regolano il processo di un’eventuale ristrutturazione del debito (Cac: clausole di azione collettiva), che non mi convinceva dal punto di vista tecnico ma, ancor più, in quel preciso momento, mi sembrava potesse lanciare al mercato un segnale controproducente … leggi tutto