di Marta Allevato
Roma è esposta su due fronti cruciali: il rapporto troppo stretto con la Cina e l'insufficiente spesa in Difesa. Ne parliamo con il presidente dello Iai, Ferdinando Nelli Feroci
La “novità” e la sfida maggiore del summit Nato, che si è aperto a Londra, è quella del rapporto con la Cina. Ne è convinto Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell’Istituto affari internazionali (Iai), secondo il quale è necessario che sul tema “l’Europa trovi una posizione comune” per rafforzare la sua posizione non solo nei confronti di Pechino, ma anche degli Stati Uniti di Donald Trump.
“Il summit doveva essere l’evento conclusivo di una serie di celebrazioni per il 70 anniversario dell’Alleanza”, ha sottolineato Nelli Feroci in un’intervista all’AGI, “ma rischia di diventare un vertice complicato, per una serie di tensioni che andranno gestite in modo da evitare che diventino dirompenti”. La prima “difficoltà” è rappresentata dalla “forte pressione esercitata dagli americani sugli alleati europei, perché spendano di più nella difesa” … leggi tutto