Il Reddito di cittadinanza tra meriti e demeriti (corriere.it)

di Maurizio Ferrera

Quanti equivoci sui sostegni agli indigenti, 

e rischia di aprirsi una guerra ideologica, capace di avvelenare il percorso della prossima legge di bilancio. Prima del Covid-19, quella che l’Istat chiama povertà assoluta colpiva già 4,6 milioni di persone, diventati 5,6 milioni nel corso del 2020

Il Centrodestra vorrebbe abolirlo, in quanto «diseducativo e clientelare» (Salvini). Anche Renzi propone un referendum abrogativo. Il Pd è disponibile a una revisione, i Cinque Stelle levano gli scudi. Sul reddito di cittadinanza (Rc) rischia di aprirsi una guerra ideologica, capace di avvelenare il percorso della prossima legge di bilancio.

È difficile comprendere perché in Italia le politiche contro la povertà abbiano da sempre suscitato diffidenze e divisioni. Negli ultimi vent’anni si sono succeduti almeno una decina di provvedimenti: un «avanti e indietro» che non ha paralleli in Europa. Nessuna politica pubblica nasce perfetta e va periodicamente rivista sulla base dell’esperienza. Ma non si può ricominciare ogni volta da capo, sennò scatta quella che gli esperti chiamano la trappola dell’insuccesso: si finisce per screditare qualsiasi proposta pragmatica con il vecchio adagio «ci vorrebbe ben altro», lasciando di fatto il problema senza soluzione.

Come ha mostrato fin troppo drammaticamente la pandemia, il rischio povertà è ancora molto elevato nel nostro Paese. Prima del Covid-19, quella che l’Istat chiama povertà assoluta colpiva già 4,6 milioni di persone, diventati 5,6 milioni nel corso del 2020. Un aumento massiccio, che sarebbe stato però molto superiore se non avessimo avuto, appunto, il reddito di cittadinanza. Certo, la riforma che doveva «abolire la povertà» è nata in fretta, con molti difetti di progettazione.

Ciò che serve oggi non è certo una sterile contrapposizione di principio, solo un buon «tagliando» basato su un pacato sapere empirico. Che cosa, esattamente, andrebbe cambiato?

Il primo aspetto da migliorare è la capacità del Rc di intercettare i veri indigenti. Fatto cento il numero delle famiglie in povertà assoluta, solo 44 ricevono il sussidio, le altre 56 no … leggi tutto

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(Leon)

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