Ogni giorno si contano 115 morti e 202 milioni di dollari di danni a causa di fenomeni metereologici innescati dal riscaldamento globale.
È quanto sostiene un rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, una agenzia delle Nazioni Unite. In base a tali dati dal 1970 al 2019 si sono registrati oltre 2 milioni di vittime e 3640 miliardi di dollari di dani.
Petteri Taalas, segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale: “Le perdite economiche sono cresciute molto rapidamente e la tendenza dovrebbe continuare. Vedremo ancora più fenomeni estremi a causa del cambiamento climatico. E queste tendenze continueranno per i prossimi decenni. Se avremo successo con la mitigazione del clima, potremmo fermare queste tendenze intorno al 2060. E se saremo ancora più fortunati, potremmo limitare il riscaldamento globale a un più uno virgola cinque gradi”.
Oltre il 90% dei morti si localizza in Paesi in via di sviluppo. “In futuro ci aspettiamo di vedere sia una crescita della popolazione, soprattutto in Africa, sia un netto cambiamento climatico.
Se avremo quattro miliardi di abitanti in Africa entro la fine di questo secolo, insieme a eventi di siccità sempre più gravi sia nel nord che nel sud del continente, questo porterà sicuramente a grandi flussi migratori, e forse anche a crisi umanitarie”, aggiunge Taalas.
In questi 50 anni si sono registrati oltre 11.000 fenomeni climatici estremi, un valore cresciuto in questo periodo di cinque volte e destinato a crescere ulteriormente in futuro.