Per trovare una coscienza di ‘classe sociale’ non basta guardare alla cultura e al reddito (che-fare.com)

di Flaviano Zandonai

La ricerca di una coscienza (e di una mobilitazione) 
di classe riguarda una pluralità di soggetti 
accomunati da un orientamento alla co-generazione 
di significati. 

Sense maker quindi che operano principalmente attraverso la produzione di conoscenza e di contenuti culturali, ai quali si possono affiancare i lavoratori sociali del welfare.

Anche questi ultimi, infatti, sono chiamati, almeno in alcuni ambiti e ruoli, non solo a erogare prestazioni sociali, assistenziali, educative, ma attraverso esse, contribuire alla riproduzione dei significati che sostanziano opzioni di valore legate alla protezione sociale (inclusione, sicurezza, coesione, ben-essere).

Temi, questi ultimi, che oggi risultano sotto pressione non solo per mancanza di risorse e per modalità di allocazione di queste ultime che premiamo più la frammentazione che la ricomposizione, ma anche per il progressivo sgretolarsi della legittimazione rispetto al carattere meritorio del welfare … leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *