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Come funziona «Gol», il programma del Governo per chi cerca un lavoro (ilsole24ore.com)

di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

Il ministro Orlando ha presentato il piano 
“Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (Gol) 
ai sindacati: 

«Spero entri in funzione prima dell’autunno»

Il nuovo strumento di politica attiva, Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol), può contare su 4,9 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-25. Gli obiettivi, piuttosto ambiziosi, sono quelli concordati con l’Europa: almeno 3 milioni di “beneficiari” entro il 2025. Di questi almeno, il 75% devono essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under30, lavoratori over55. Almeno 800mila dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300mila per il rafforzamento delle competenze digitali.

Target e beneficiari del progetto Gol

Questi i target del progetto illustrato alle parti sociali dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, secondo una strategia che attraverso cinque diversi percorsi punta a personalizzare gli interventi, differenziando le platee di lavoratori su cui intervenire.

Potranno beneficiare di Gol i lavoratori in Cig (nella bozza di riforma degli ammortizzatori targata Orlando si citano espressamente gli addetti in Cigs per prospettata cessazione, in Cigs per accordo di ricollocazione, i lavoratori autonomi con partita Iva chiusa, lavoratori in Cigs di aree di crisi complessa, o comunque con sussidi di lunga durata).

Ma saranno ammessi a Gol anche i beneficiari di Naspi e Dis-coll, del reddito di cittadinanza, i lavoratori fragili o vulnerabili (Neet, meno di 30 anni, disabili, donne in condizioni di svantaggio, over55), i disoccupati senza sostegno al reddito, i cosiddetti working poor (in condizioni di precarietà). L’obiettivo del ministro è di farlo partire in autunno, prima della scadenza indicata dal Pnrr che faceva riferimento al quarto trimestre 2021.

Previsti cinque percorsi per il lavoro

Come detto, in base allo status occupazionale, si prevedono cinque percorsi per il lavoro. Per coloro che sono più facilmente occupabili, si prevede un percorso di “reinserimento lavorativo”, con eventuali attività formative “leggere”, puntando soprattutto su servizi di orientamento e intermediazione finalizzati all’accompagnamento al lavoro … leggi tutto

(Museums Victoria)

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