di Giovanni Maria Del Re
«È il nostro uomo sulla luna». Non lesina enfasi Ursula von der Leyen nel presentare la sua rivoluzione verde.
È lo «European Green Deal», il «Piano Verde» europeo, che già sta accendendo gli animi, come si vedrà questo pomeriggio al Consiglio Europeo che dovrà tentare l’intesa sull’obiettivo numero uno proclamato da Von der Leyen: la «neutralità» di emissioni entro il 2050, che sarà iscritta in una proposta di «legge per il clima» attesa a marzo.
L’obiettivo intermedio è una riduzione del 50-55% nel 2030 rispetto ai livelli del 1990 (contro l’attuale impegno Ue del 40%), con una proposta che arriverà in estate. «Il nostro obiettivo – ha spiegato la tedesca – è riconciliare l’economia, il modo in cui produciamo, con il nostro pianeta».
Un obiettivo che costerà 260 miliardi di euro l’anno, l’1,5% del pil Ue del 2018. Tanto che varie associazioni di industriali, a cominciare da quella tedesca, hanno criticato come «irrealistici» gli obiettivi di Bruxelles. La quale, però, insiste che il costo della non azione sarebbe ugualmente elevato: 190 miliardi di euro l’anno di perdite economiche, 40 miliardi di euro per la mortalità per eccesso di calore, 400mila morti premature l’anno, impennata dei costi per alimenti e acqua … leggi tutto