Cos’è tedesco? (doppiozero.com)

di Mario Farina

Nella semifinale dei mondiali di Italia ’90, 
la Germania ha sconfitto ai rigori una 
sorprendente Inghilterra e Kenneth Clarke, 
allora ministro della sanità, ha chiesto a 
Margaret Thatcher “non è terribile aver 
perso coi tedeschi nel nostro sport nazionale?”. 

“Vedi Kenneth” ha risposto il Primo Ministro “loro possono averci battuto nel nostro sport nazionale, ma nel Ventesimo secolo noi siamo riusciti a batterli due volte nel loro sport nazionale”. E sempre a quell’anno risale la freddura di un altro formidabile battutista della politica, Giulio Andreotti, che incalzato sulla sua presunta avversione per i tedeschi aveva risposto “io amo la Germania. La amo a tal punto che ne preferivo due”.

Il periodo in cui sono state pronunciate queste battute – i dintorni del 1990 – non è casuale. Dopo un quarantennio di silenzio dovuto in parte anche alla ferita di quel muro che la attraversava, la Germania, come nazione, tornava a presentarsi al mondo con una orgogliosa pretesa identitaria.

Per la prima volta dopo tanti anni, le strade tedesche avevano visto spuntare timidamente qualche bandiera nazionale e l’afflato patriottico dovuto all’unificazione aveva portato alla riscoperta di un orgoglio che per molti anni era stato sopito, vale a dire l’orgoglio di essere tedeschi. Già. Ma cosa significa essere tedeschi? … leggi tutto

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