di ROSALBA CARBUTTI
L’ex numero uno di Unipol:
“Lepore e Battistini ignorano i problemi degli anziani. Ma non mi schiero, sono post-ideologico. Stefanini? Non è Unipol”
Sulla scrivania del suo ufficio in pieno centro, i programmi elettorali di Fabio Battistini e Matteo Lepore. Pagine e pagine sottolineate con l’evidenziatore e, a margine, note scritte a penna (di colore verde, come usava Togliatti). Giovanni Consorte, il ’finanziere della sinistra’, ex numero uno di Unipol, è stato capace di ristrutturare molte coop rosse, i conti dei Ds e del Bologna calcio, fino a diventare protagonista di scalate bancarie.
Oggi, con il piglio di allora, ha analizzato punto per punto le idee per la Bologna che verrà. Risultato: “Mi paiono libri dei sogni. Enunciazioni astratte, senza numeri, tempi di realizzazione dei progetti, contezza dei reali investimenti, le priorità e l’attuale situazione finanziaria di Palazzo d’Accursio. Il Comune non è un partito politico, lo sanno Lepore e Battistini?”, provoca Consorte, oggi alla guida della società Network Consulting & P.E, che opera nei servizi di consulenza in vari settori economici e del private equity.
Ma l’ex finanziere, in completo blu d’ordinanza, è impegnatissimo anche con l’associazione Slw (Sviluppo, lavoro e welfare), della quale è presidente e fondatore. Uno dei primi dossier è sugli anziani: “Non ne parla nessuno. E dire che la ‘silver economy’ in Europa è un motore di sviluppo economico e d’innovazione”.
Alle primarie ammise di simpatizzare per la Conti. Oggi chi sceglie: Lepore o Battistini?
“Anche altre donne, come ad esempio la capolista di Forza Italia Ilaria Giorgetti, godono della mia simpatia… Comunque non mi schiero, sono in una fase post-ideologica: guardo i risultati. Ogni anno bisognerebbe verificare se il sindaco ha realizzato ciò che aveva promesso…” leggi tutto