di Gregorio Dimonopoli
Solo chi ha lavorato in prima persona nella gestione di servizi per l'immigrazione,
in convenzione o collaborazione con le istituzioni, riesce a leggere con lucidita’ quanto accaduto processualmente.
Chiunque puo’ ovviamente dire la propria opinione. Ma torchiare giudizi, senza conoscere l’intimo della complessita’ di tali servizi, rischia di fare un piacere a facili conclusioni che non aiutano la solidarieta’. Essere solidali dal divano e’ comodo. Comprendere invece storture, ingiustizie, avendone pero’ competenze ed esperienza, per mitigarle e’ un lavoraccio. Restando, con fatica, quindi nelle regole.
Regole brutte, vigliacche, siamo ancora sotto la logica Bossi-Fini.
Orrore giuridico ormai ventennale, mai realmente emendato. Eppure, eppure, intanto un rappresentante istituzionale dovrebbe essere collante con le leggi. Farsi promotori di campagne di denuncia, protesta, ecc.. ci sta, anzi ben vengano.
Essere umani costa fatica col sacrificio di spezzare un ostacolo al giorno. Se segli il palco e vai per i fatti tuoi,
Auguri, anche se hai ragione.
Il resto presta il fianco. Peccato.