Farsi consegnare a casa cibo e oggetti è comodo. E distrugge l’ambiente. (thevision.com)

di Alessia Poldi

Lo shopping online ha rivoluzionato le abitudini 
di molti di noi: è facile, comodo, ci permette 
di evitare il traffico e la ricerca di parcheggio 
in città, facendoci risparmiare tempo e carburante. 

Ma nel momento in cui confermiamo un ordine, difficilmente ci fermiamo a pensare quale sia l’effettivo impatto ambientale dell’e-commerce, a livello di imballaggi, di aumento del traffico veicolare e di emissioni di gas serra.

Nel 2018 quasi due miliardi di consumatori in tutto il mondo hanno acquistato merce online, per un giro di affari complessivo che sfiora i tremila miliardi di dollari. Nel 2021 questa cifra dovrebbe arrivare vicino alla soglia dei cinquemila miliardi, ma solo adesso si comincia a studiare il prezzo ambientale dello shopping online.

A uno sguardo superficiale potrebbe anche apparire sostenibile, dal momento che permette di eliminare le emissioni dovute ai singoli spostamenti in macchina verso i negozi fisicileggi tutto

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