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La destra americana all’attacco dell’educazione all’antirazzismo (valigiablu.it)

di 

“Critical race theory” è una delle tante 
espressioni ormai imprescindibili 
nell’iper-polarizzato dibattito americano.

Eppure, anche solo facendo una rapida ricerca su Google trends, fino all’incirca all’estate scorsa il grande pubblico non sembrava fosse interessato a sapere cosa fosse. Il tasso di ricerca tuttavia inizia a diventare rilevante verso settembre 2020, e a schizzare verso l’alto dalla scorsa primavera. Per capire come mai, e conoscere così il nuovo simbolo reclutato dalla destra americana nell’imperitura guerra culturale, occorre fare un leggero passo indietro.

Luglio 2020. La pandemia ha costretto molte aziende e molti settori della pubblica amministrazione a lavorare da remoto, e ciò vale anche per i corsi di aggiornamento e formazione. È così anche a Seattle, dove l’amministrazione cittadina tiene una sessione su pregiudizi e stereotipi. Solo che stavolta uno dei partecipanti fa degli screenshot di alcune slide e le invia a un giornalista di una testata locale, Christopher Rufo.

Rufo ha un passato da documentarista ed è anche un attivista conservatore, potendo contare collaborazioni con varie think thank di quell’area. Da quel primo contatto scrive un articolo, Cult Programming in Seattle, dove denuncia corsi rivolti ai dipendenti bianchi dove si esamina la loro “complicità nel sistema del suprematismo bianco”. Successivamente, dopo alcune richieste FOIA, rilancia sul proprio sito pubblicando nuovo materiale:

Ho ottenuto nuovi documenti dai corsi segregazionisti “solo per bianchi” che introducono i dipendenti bianchi nel culto della critical race theory.

Rufo, insomma, capisce di avere tra le mani non tanto una storia, quanto un nuovo nemico da additare: la critical race theory (Teoria della razza critica, in italiano). Tradizionalmente l’espressione indica un’area di studi e di analisi legale sorta negli anni ‘70.

Le due idee centrali sono che il concetto di razza sia una costruzione sociale, e che non sia qualcosa legato tanto a pregiudizi e bias, e quindi al singolo individuo, ma storicamente promosso o mantenuto attraverso leggi e istituzioni … leggi tutto

(Library of Congress)

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