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Sally Rooney e il mondo della cultura che boicotta Israele. E l’Italia resta a guardare (ilquotidianoitaliano.com)

di Francesca Iervasi

L'autrice di Normal People ha deciso che il suo 
nuovo romanzo non verrà tradotto in ebraico da 
case editrici favorevoli all'apartheid. 

Una scelta sostenuta da altre personalità del mondo della cultura, ma che ha scatenato anche numerose polemiche, fino a paragonarla alla Germania nazista.

Sempre più personalità del mondo della cultura stanno prendendo posizione contro Israele. Dopo Roger Waters, Patti Smith, John Legend e Alice Walker, anche la scrittrice irlandese Sally Rooney ha scelto di boicottare lo “stato” sionista a favore del popolo palestinese. L’autrice dei fortunatissimi Conversations with Friends Normal people (da cui è tratta l’omonima serie tv Hulu) ha infatti rifiutato un’offerta dall’editore israeliano che ha tradotto i suoi due romanzi precedenti in ebraico. Beautiful world, where are you, che in Italia sarà disponibile a partire dal 2022, non avrà dunque una sua versione in lingua ebraica.

In una dichiarazione rilasciata martedì, Rooney ha spiegato la sua decisione, dichiarando che, se era “molto orgogliosa” di aver tradotto i suoi romanzi precedenti in ebraico, attualmente ha “scelto di non vendere questi diritti di traduzione a una casa editrice con sede in Israele”. La “Salinger della generazione Snapchat”, com’è stata definita tempo fa dalla casa editrice Faber and Faber, ha espresso il suo desiderio di sostenere la campagna BDS, Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, che opera per “porre fine al sostegno internazionale all’oppressione israeliana dei palestinesi e fare pressione su Israele affinché rispetti il ​​diritto internazionale”.

“All’inizio di quest’anno, Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto intitolato A Threshold Crossed: Israeli Authorities and the Crimes of Apartheid and Persecution – continua la dichiarazione di Sally Rooney. Quel rapporto, che arriva sulla scia di un altro altrettanto dannoso della più importante organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, ha confermato ciò che i gruppi palestinesi per i diritti umani affermano da tempo: il sistema israeliano di dominazione razziale e segregazione contro i palestinesi soddisfa la definizione di apartheid ai sensi della legge internazionale legge”.

Rooney ha anche asserito di aver risposto, con la sua decisione, all’appello della società civile palestinese, “compresi tutti i principali sindacati palestinesi e i sindacati degli scrittori” … leggi tutto

(Manny Becerra)

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