di Luca Salici
Scalini insormontabili, porte strette, spazi angusti, asfalto dissestato.
Garantire l’accessibilità a tutti i cittadini anche a quelli con disabilità, sembra ancora impossibile. In questi ultimi anni sentiamo spesso parlare di riqualificazione urbana, ma a volte si dimentica che tale rigenerazione passa anche dall’abbattimento delle barriere architettoniche.
Un aiuto viene dal basso, si moltiplicano, infatti, le iniziative di crowdfunding su GoFundMe volte proprio a migliorare la vita di tante persone con disabilità e per sostenere battaglie per i diritti negati.
Il caso di Valentina Tomirotti, la presidente dell’associazione “Pepitosa in carrozza”, ne è un esempio: può un disabile partecipare come tutti ad un concerto? La disavventura che Valentina ha subito in prima persona, le ha fatto aprire una raccolta fondi per aiutare tutte le persone che si sono trovate in situazioni simili a rivendicare i propri diritti, purtroppo non sempre sono previste postazioni idonee e sicure per i disabili che desiderano assistere ad un concerto.
Sognare di vivere in una casa accessibile e vivere una routine quotidiana che al momento sembra impossibile da raggiungere. Sono queste le motivazioni che hanno spinto Marcella, mamma di due ragazzi Jamie e Samuel, gemelli affetti entrambi da paralisi cerebrale infantile dalla nascita, a chiedere aiuto alla rete proprio per poter trovare una casa adeguata ai loro bisogni.
Anche Simona sogna una casa senza barriere, con mobili adattati e nella quale possa riuscire a muoversi il meglio possibile. La donna soffre di artrite reumatoide dall’età di 7 anni e ha un’importante disabilità che le impedisce di lavorare con continuità … leggi tutto