di Claudia Pinelli Elio Catania
«Sulla morte di mio padre non ci interessa la ‘memoria condivisa’. Vogliamo il confronto, la disponibilità a cercare la verità». Parla Claudia Pinelli
I giorni del cinquantesimo anniversario di piazza Fontana coincidono anche con la storia della «finestra sulla strage», ovvero la morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli, capro espiatorio della prima ora, in stato di fermo illegale nella questura di via Fatebenefratelli dalla cui finestra al quarto piano precipiterà dopo tre giorni e tre notti di interrogatori estenuanti e ovviamente senza risultati.
La storia della «pista anarchica» è legata alla tragedia della famiglia Pinelli, della moglie Licia e delle figlie Claudia e Silvia, che per cinquant’anni hanno tenuto duro e non hanno permesso alle menzogne di stato di affermarsi.
Con Claudia abbiamo avuto un breve dialogo su alcuni dei nodi più pesanti della memoria di suo padre e della sua persecuzione – assieme a quella di Valpreda e degli anarchici – soprattutto a fronte dell’apparente mutato atteggiamento e discorso delle istituzioni … leggi tutto