Chi è Ilaria Mogno, la scienziata che ha fatto a pezzi l’inchiesta di Report sui vaccini: “Solo sensazionalismo” (ilriformista.it)

di Riccardo Annibali

Originaria di Latina, lavora da 10 anni a New York

Ilaria Mogno, originaria di Latina, è laureata in ingegneria informatica in ambito biomedico e da dieci anni dirige insieme al marito il laboratorio di genetica dell’ospedale Mount Sinai di New York. Dopo aver visto “tutta la famosa puntata di report” su Rai3 la scienziata ha fatto un vero e proprio report scientifico, quasi una radiocronaca, appuntandosi “minuto per minuto tutte le balle che hanno detto.

Ma poi ho cambiato idea, e ho pensato solo di fare una specie di riassunto delle balle”, sottolineandone i punti oscuri e le incongruenze.

“Tralasciamo le bellissime frasi che hanno detto che includono espressioni come ‘siero vaccinale’, ‘concorso a premi’ e altre. Non tutte le informazioni riportate sono false, molte sono vere, ma sono proposte con uno scopo ben preciso, dimostrare la loro tesi”, ha detto Mogno.

“Il giornalismo investigativo dovrebbe partire da una tesi e cercare prove per dimostrarla o confutarla. Report invece cerca solo prove per dimostrarla e quando la realtà mostra una storia diversa o non la riportano o la girano nel modo che vogliono loro hanno sempre fatto così“.

ANTICORPI – “Misurare gli anticorpi non è il modo corretto per verificare se un vaccino perde efficacia o no. Si deve monitorare la popolazione vaccinata e si deve vedere se nel tempo il numero di infezioni tra i vaccinati aumenta, tenendo presente due fattori importanti, che il vaccino non è efficace al 100% e che più si vaccina, più aumentano i casi tra i vaccinati.

Se mi intervisti gli infermieri contagiati ma non mi dici quanti sono rispetto alla popolazione generale e come variano nel tempo non stai facendo giornalismo, ma sensazionalismo“.

I CASI – “Se mi prendi UN caso di una festa in cui c’è stato un outbreak e non vai a contare tutte le feste in cui non c’è stato un outbreak sei intellettualmente disonesto. Se mi dici che in una festa di un paese in cui il 90% sono vaccinati, il 75% dei contagiati era vaccinato, non sai fare i conti. Secondo voi se nel paese fossero stati tutti vaccinati, quale percentuale di vaccinati ci sarebbe stata tra i contagiati?

I casi tra gli infermieri (tra cui uno che ancora chiede il sierologico!!!) e la festa in Massachusetts sono appunto casi rari. Usarli per suggerire che il virus si sparge tra i vaccinati come tra i non vaccinati è disonesto” … leggi tutto

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