di Francesco Cundari
Siamo il paese dove nessun risultato è mai acquisito, tutto deve sempre tornare in discussione a ogni cambio di maggioranza, persino congressuale. Una prassi che dovrebbe allarmare chi ha a cuore la democrazia rappresentativa
Con la proposta di reintrodurre l’articolo 18 Luigi Di Maio e Roberto Speranza confermano la legge fondamentale della politica italiana nella Seconda Repubblica: tutto è per sempre. Nessuna battaglia ha mai fine, nessun risultato è mai acquisito una volta per tutte, nessun problema è mai definitivamente risolto.
Non importa per quanto tempo se ne sia discusso, dopo quali e quante votazioni, vittorie e sconfitte: non c’è dentifricio che non possa essere rimesso nel tubetto. Se necessario, anche usato. In quel famoso film con Bill Murray era sempre il giorno della Marmotta, da noi è sempre il giorno dell’articolo 18.
Viene da domandarsi se esista un nesso, in questi trent’anni, tra stagnazione economica e stagnazione politica … leggi tutto