In India le proteste contro la legge sulla cittadinanza difendono la democrazia (altreconomia.it)

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L’emendamento, voluto dal partito nazionalista del premier Narendra Modi, esclude gli immigrati musulmani dalla possibilità di essere regolarizzati. Le organizzazioni della società civile e gli studenti universitari lo ritengono discriminatorio e il primo passo per la costituzione di uno Stato maggioritario a trazione hinduista

La sera del 5 gennaio 2019, una cinquantina di persone appartenenti all’associazionismo studentesco di destra hanno fatto irruzione nel campus dell’Università Jawaharlal Nehru (JNU) di Delhi, una delle più prestigiose del Paese. A volto coperto, hanno malmenato gli studenti e i professori con spranghe e bastoni, ferendo 40 persone tra cui la presidentessa dell’unione degli studenti della JNU, Aishe Ghosh.

La polizia, schierata fuori ai cancelli, è rimasta a guardare inerme: nessuno è stato arrestato per l’attacco durato tre ore, anzi, Ghosh è stata accusata di “vandalismo” in un copione già visto negli scontri tra fazioni universitarie. Un evento gravissimo, che ha indignato il Paese e dà la misura della tensione che si respira in questi giorni. Le proteste contro la legge sulla cittadinanza a New Delhi hanno preso diverse formeleggi tutto

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