Sono più di 600 i bambini ritirati da scuola dai genitori per avviarli all'istruzione parentale in strutture non ufficiali senza mascherine,
vaccini né altre misure antiCovid
Sarebbero almeno dieci le scuole “clandestine” tra i boschi dell’Alto Adige individuate dalla magistratura. Le indagini sono partite dopo che decine di famiglie no vax hanno ritirato da scuola i propri figli per avviarli all’istruzione parentale. Diverse le strutture sorte in questi ultimi mesi soprattutto in val Aurina, alta val Venosta e Passiria, senza obbligo di mascherina, vaccini né rispetto delle normative anti Covid.
I bambini e ragazzi avviati all’homeschooling sono 629. Dalla cinquantina di iscritti in epoca pre-Covid, già lo scorso si era passati a 130. All’inizio di questo nuovo anno scolastico gli alunni ritirati da scuola sono stati 360, un numero praticamente quasi raddoppiato alla fine di ottobre, arrivando a 600.
La Procura ha chiesto alla sovrintendenza scolastica di segnalare i casi in cui c’è il rischio di una “lesione allo studio”. La responsabile della scuola in lingua tedesca, Sigrun Fakensteiner, ha avviato ispezioni mirate nei confronti delle famiglie che hanno ritirato da scuola i figli.
Al vaglio della procura ci sarebbe anche un video girato da un insegnante no vax sospeso che avrebbe ripreso la sua classe durante le lezioni all’aria aperta.
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